Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Admin (del 23/08/2012 @ 13:03:16, in articoli, linkato 28465 volte)
Ormai ancorato in banchina, in questo porticciolo, che non esiste sulle carte e che il gps ignora,sto entrando a far parte della ristretta comunita' di vagabondi cosmopoliti che vivono qui.
Niente a che vedere con quello che si intende per un porto...le banchine in cemento ci sono, è vero, ma, mai terminate nelle loro finiture gia' si sbriciolano per l'azione del vento, dell'acqua e della salsedine...L'allaccio della corrente non è mai stato portato a termine e le colonnine, arrugginiscono sotto il sole senza aver mai erogato elettricità.
L'acqua bisogna andare a prenderla da un unico rubinetto , montato alla rovescia sotto un mucchietto di tavelloni...
Ci sono anche dei lampioni, : ad alcuni hanno asportato le lampadine, altri giacciono in terra gia' arrugginiti e mai funzionanti, qualcuno eroga una luce tenue ed un po' triste.
Intorno si aggirano gatti a gruppi che, pare, combattano dura e quotidiana guerra con gli inevitabili topolini di campagna..
Barche grandi e piccolissime, ancorate a terra gia' da molti anni, con la ruggine che cola da tutte le saldature, attrezzate , un tempo per navigare lungamente, ora intristiscono con lunghe barbe di alghe sulla chiglia.
Sogni di gioventu' approdati qui per lasciarsi lentamente morire...
Anche barche che ancora scivolano sulle onde del mare e vengono qui per svernare, pronte a ripartire la prossima stagione...
Ed in mezzo un miscuglio di lingue, di profumi di cucinato, di facce segnate dal sole e dal vento...
Qualche italiano, oltre a noi, poi coppia di francesi con due figlie di 13 ie di 15 anni, reduci dal giro del mondo durato sette anni, barcone di legno , vecchissimo, due cagnolini a bordo, anziani pensionati tedeschi, lui con capelli bianchi a coda di cavallo,alto snello ed ancora muscoloso , malgrado i quasi 80 anni di eta', lei matronale e materna, inglesi , ed olandesi, solitari vagabondi da almeno vent'anni, insomma un caravanserraglio di personaggi, ognuno con la sua personale storia da raccontare, i suoi consigli su come organizzarsi la vita qui, le furbizie da adottare,la loro soluzione dei problemi da proporre...
Gianfranco ed io in mezzo,cercando di inserirci, senza urtare suscettibilita', ma facendo capire subito che reclamiamo il nostro" posto al sole", senza sottostare a nessuno (evitando ,se possibile ,di schierarci sulle inevitabili piccole beghe e gelosie, che gia' cominciano a trasparire ) perchè ce lo siamo conquistato,( anche io,) arrivando fin qua.
L'isola è magnifica, verdissima, piena di frutteti e vigne ormai da anni in abbandono, a parte il paesino di 50 case, i due alberghi e le tre taverne e lo spaccio, è disabitata, ma percorsa da sentieri e sterrate che portano a vecchie case abbandonate, qualche rara e spersa villetta e per il resto ulivi, cipressi e macchia mediterranea..
.Cinque o sei macchine, tutte senza targa, il mio motorino, due trattorini , un escavatore ed una gru ...e questa è .tutta la motorizzazione.. Non c'è farmacia , nè ufficio postale, ne' bancomat...davvero null'altro a parte una chiesa ortodossa con vetri su tutti e quattro i lati da cui si vede il mare e dietro , su di una collinetta un minuscolo cimitero..
.Qualche somarello, anatre ed oche, tacchini e qualche maiale nelle porcilaie fuori del paese su una collinetta, abbarbicata . Una piccola chiatta porta via la spazzatura e trasporta qualche materiale da costruzione . Un motoscafo, a tutte le ore funge da collegamento con la terraferma che dista meno di un chilometro.
A terra, due volte al giorno, passa il bus che porta a Patrasso.
Questa sara' la mia nuova patria , almeno per i prossimi mesi...me lo dico e me lo ripeto con stupore, entusiasmo e sgomento al tempo stesso...
Di Admin (del 23/08/2012 @ 13:02:15, in articoli, linkato 15514 volte)
Siamo infine arrivati, fortunosamente all'isoletta di Trizonia da dove eravamo partiti due mesi fa...
Ho ritrovato il motorino che ho portato dall'Italia, gia' un po' arrugginito, per due mesi di vento e di aria di mare...benche' lo avessi avvolto in un telo..
.Qui qualcuno mi riconosce...sembra di essere ...a casa!
Sono veramente stanco...Gli ultimi giorni la navigazione è stata impegnativa, vento forte ed onda..
Quando sono arrivato, ieri sera , non ho nemmeno cenato...mi sono addormentato di schianto..
Abbiamo ancorato in una rientranza appena fuori del porticciolo: era pieno di barche e non c'era un angolino libero...Oggi siamo andati a terra con il gommone...Per fortuna , sembra che molte barche siano di passaggio e dopo ferragosto , spero, ripartiranno...
Noi dovremmo lasciare la barca qui..Gianfranco tra qualche giorno tornera' in Italia, io non so se svernerò qui o cosa...per ora non ho deciso nulla...
Trizonia.é una piccola isola, dove d'inverno vivono una ventina di persone...ora ce ne saranno quasi mille, tra abitanti delle barche e ospiti nelle case e nelle pensioncine...Un angolino di mondo , davvero molto speciale..
Di Admin (del 23/08/2012 @ 13:00:56, in articoli, linkato 11140 volte)
Oggi, appunto vento in poppa, grandi onde e barca che rolla e beccheggia...faticoso navigare...sveglio dalle 5 ...
Abbiamo la frenesia di arrivare...dopo due anni quasi interrottamente vissuti in barca ed oltre tre mesi di navigazione , comincio ad essere veramente stanco...
Stasera Petalas,sulla terraferma, sopra il Golfo di Patrasso.
Grande baia , tipo laguna...poco fondale...arriviamo per ultimi . ci sono gia' trenta barche all'ancora...fuori Maestrale, di poppa con onde..
Iil Maestro usa sempre il diminutivo...a me fanno una certa impressione... direi quasi paura.
Domani, forse Missolungi,( il poeta inglese Lord Byron, si attivo' per la sua difesa dai turchi) poi Patrasso, Nauplion (l'antica Lepanto) e Trizonia.,..comincio ad essere stanco...psicologicamente....Voglio una casetta a terra!!!!!
Di Admin (del 23/08/2012 @ 12:55:29, in articoli, linkato 17357 volte)
L'avvisaglia della presenza di un indesiderato clandestino a bordo la avevo
avuta gia' da tempo, anzi, ne avevo avute piu' d'una...ma distratto ed
ottimista come sono, non vi avevo prestato sufficiente attenzione...
L'occasione per prenderne chiaramente atto, me l'ha data Marcello,il mio
istruttore di pratica velistica di Ancona.
Mi invia un sms : "- sono in Grecia con un charter, sentiamoci per radio"-.
Non sapendo dove fosse , dopo molto tempo , ho acceso la radio piu'
potente, quella con l'antenna in testa d'albero. ( ne ho un'altra con l'antenna a poppa e quella portatile che uso per comunicare con il Maestro
in navigazione). Giro la manopola, silenzio, nessun segnale...smanetto,
tiro a me la cornetta e, orrore , il filo è tutto rosicchiato|!
C'è un topo a bordo! di tutte le iatture ,questa , insieme alle blatte ed
agli scarafaggi è una delle piu' temibili...Mentre però gli insetti
funestano , rendendole invivibili , soprattutto le imbarcazioni che
navigano ai Caraibi, dei topi in Grecia avevo notizia dal portolano , ed ,
infatti, mi ero attrezzato con dei dischi di plexigas, preparati da mio
cognato Giampiero , con il foro in mezzo per far passare le cime , da
adoperare nel caso di sosta a terra in porticcioli sospetti....In oltre tre
>mesi di navigazione, mi sono ormeggiato in porto , per non piu' di dieci
giorni in tutto, da cio' il mio scoramento.
Ripenso ai segnali che non avevo saputo /voluto interpretare correttamente:
quella carta igienica sbriciolata dentro l'armadietto del bagno, la tanica
dell'acqua con il manico rosicchiato...anche per il cavo del salpa ancora,
neanche l'elettricista aveva saputo trovare una spiegazione convinciente: aveva semmai cercato di addossare a me la colpa del guasto, dicendo
che lo avevo surriscaldato , con un uso ...scellerato.......in
effetti
il tester segnalava una dispersione di corrente...di danni evidenti nessuno.
Rifare tutta la linea elettrica non se ne parlava neppure, l'elettricista
ha risolto con un cavo volante...Neanche quando, all'improvviso il frigo è
andato kaput, senza preavviso...mi è venuto in mente che qualcuno si
divertiva ad arrotare i denti sui fili elettrici di Maude...Anche il
tecnico ha ..fatto finta di non vedere , pur di sostituire l'intero motore,
o forse, neanche lui se ne è accorto...
E' inevitabile, occorre smontare tutta la barca, disinfettare tutto ,
stanare il topastro...un lavoraccio...A mano a mano che procedo trovo
pacchi di pasta bucati, fagioli e lenticchie sparsi, biscotti sbriciolati,
tracce evidenti di escrementi...Come avevo fatto a non accorgermi del
disastro? Semplice, la barca è carica di cibo per un anno, ed il topo
ha pensato bene di aprire le confezioni meno accessibili...Nel dubbio,
butto tanta roba...ma i topi, portano malattie mortali, la
leptospirosi, la peste, animali orribili, disgustosi ma molto
intelligenti.
La voce si diffonde sul molo di Vassiliki, isola di Lefkada, dove sono
ormeggiato...da tutte le barche vengono,,chi per consolarmi con
analoghe disavventure, chi per vedere,
chi per aiutare..
Un tedesco , efficientissimi sempre, mi regala una speciale vaschetta piena
di una colla densa..con questa non c'è scampo sentenzia. Poi mi invita
anche a cercare delle trappole. Una ragazza Greca, gentilissima ( spesso
hanno nasi grossi ma tette generose), mi scrive su di un foglietto cosa
devo chiedere. Parto in cerca del ferramenta. Dal sorrisino di
commiserazione del commesso capisco che non deve essere un fatto nemmeno
tanto inusuale...A questo punto va sigillato tutto il cibo..ho due
taniche di emergenza, stagne ed ermetiche, di quelle che che si usano
per salvare l'indispensabile, in caso di affondamento della
barca...utilissime in questo caso...
Il clandestino deve mangiare il cibo proibito....non deve avere altra
possibilita'...Intanto il dubbio di aver imbarcato una "lady topina"
con l'inevitabile nidiata mi sconvolge non poco...Raccolgo tutta la
biancheria per portarla in lavanderia...due sacchi di
vestiti...disinfetto tutto , lavo il pentolame...nell'ulteriore e piu'
accurata perlustrazione , trovo una bottiglia di coca cola con il
fondo bucato. Un inglese sarcastico mi chiede se il "mio topo" sia
abituato a bere , tutte le sere un drink di "cuba libre!", appunto,
rhum e coca...Si studiano i possibili percorsi, si sistemano trappole
e piattini di colla...Vorrei non passare un'altra notte con
l'ospite..il disgusto è molto...poi finalmente, prendo sonno....
All'alba sono gia' in piedi...del topo, ancora non c'è traccia...a
meta' della perlustrazione trovo segni di zampa sulla colla...si è
liberato...ma allora , quanto è grosso?
Apro lo sportello di un armadietto ed è li stecchito nella trappola
con la spina dorsale rotta...
Non ha resistito al profumo del parmigiano.
E' morto come un guerriero , a "cazzo dritto". E' maschio ,
inequivocabilmente....Tiro un sospiro di sollievo, la caccia è finita.
Tutti vogliono vedere la mia preda che, piccola non è...
Vengo invitato su di una barca per il caffè e per
festeggiare....qualcuno azzarda la teoria che le sorti del mondo siano
in mano alla specie umana solo momentaneamente e che i topi avranno il
sopravvento...rabbrividisco...
Ora resta solo da fare un'altra disinfestazione...e rimontare tutto.
Il cadavere finisce ingloriosamente nel cassonetto.....
Di Admin (del 19/08/2012 @ 18:37:47, in articoli, linkato 8379 volte)
Dopo oltre tre mesi di mare greco, tre cose colpiscono i sensi: la luce, i colori e gli odori....
La luce, sempre abbagliante, quasi non fosse filtrata dall'atmosfera. la luce predomina su tutto...
Non solo le albe ed i tramonti, ma anche le ore della foschia, molto rara, l'aria non è mai umida, è secca come quella del deserto...
la parola giusta , per descriverla è : abbaccinante!
Le notti stellate sono molto luminose, rare le concentrazioni di luce artificiale, solo le poche grandi citta'...
La luce riflette sulla superficie dell'acqua, come su di uno specchio, come in montagna i ghiacciai.
I colori...su tutti predomina il bianco della calcina delle case, e poi i tenui colori pastello delle imposte, celeste soprattutto, ma anche verde pallido e rosa veneziano..
I colori della frutta sempre troppo matura, degli alberi , il verde scuro dei cipressi e l'argenteo degli olivi...
Il colore delle rocce...graniti e calcare, spesso stratificati dall'erosione del tempo, dell'aria , dell'acqua...
E l'acqua poi, dalle incredibili sfumature turchesi che virano, a seconda dei fondali, se di alghe al verde scuro, quando di roccia ad un preoccupante nerastro, con la sabbia sempre molto chiara che appare a chiazze, sicurezza per l'ancoraggio!
Acque sempre trasparenti, limpidissime , anche a 10 metri si vede il fondo, anche senza maschera, e nuotando a pelo d'acqua sembra proprio di toccare le profondita' piu' irragiungibili, acque profonde sempre, anche a pochi metri dalla riva .
Acqua sempre calda, la mattina presto come la sera, acqua dove immergersi è sempre un piacere...molto salata, incrosta tutto..le magliette lavate nel mare , restano rigide, si direbbe , come stoccafissi ...
L'odore della salsedine resta sui corpi a lungo, un odore di alghe, di sale e di mare..
L'odore del vento che ad orari regolari si alza e si aquieta,
Il profumo di terra umida portato dal vento , quando piove lontano.
Il profumo di resina e di legno buono delle isole piu' verdi, ricoperte di alberi
La cera delle candele votive nelle oscure e misteriose chiesette...
Un acuirsi delle percezioni, quasi un ampliarsi dei sensi...
Di Admin (del 19/08/2012 @ 18:35:18, in articoli, linkato 93232 volte)
Sono da tre giorni nel porto di Corfu' a combattere con gli operai del cantiere per aggiustare il frigo , il carica batteria e qualche altra cosa...uno sfinimento...prima viene uno per studiare il problema...poi passa un giorno ed arriva uno specialista che inizia a smontare ma poi sparisce giurando che sarebbe tornato...poi a sera compare un terzo che fa la parte faticosa del lavoro....e si capisce che fino al giorno prima faceva il manovale e non ha la piu' pallida idea di cosa stia facendo...insomma un impazzimento...intanto il porto costa 50 euri al giorno...la barca è mezza smontata e ancora non se ne vede la fine...Gianfranco, saggiamente è rimasto in baia, così ora siamo lontani una decina di miglia...il marina è molto bello ed attrezzato di tutto...quando arrivi devi chiamare per radio, ti rispondono in inglese, e non è facile capirsi...ma anche questo fa esperienza...Ormai è pieno di Italiani, tutti con grandi barche ma navigano facendo tappe di 4 ore massimo al giorno e , solo quando c'è calma piatta...
la solitudine ora pesa di meno perche' senti parlare italiano un po' ovunque...ma c'è poco da stare allegri...quasi sempre sono i piu' caciaroni, prepotenti e sbruffoni...Abbiamo incontrato il mio maestro della patente di Ancona , anche lui qui per un charter...l'altro amico , Filippo è sceso a Cefalonia...tra un po' anche noi riprenderemo a bighellonare per queste isole...
Un abbraccio Andrea
Di Admin (del 19/08/2012 @ 18:20:30, in articoli, linkato 35565 volte)
Da tre giorni all'ancora in una baia...solo le nostre due barche a dondolare lentamente nell'acqua azzurra, sotto un sole caldo , interrotto a tratti da una leggera brezza...A 50 metri , su di una palafitta sulla riva , un ristorantino che alla sera cucina un piatto di alicette con le patate e serve un vino bianco fresco...Unica occupazione : il bagno ogni due ore per rinfrescarsi , o la rematina con il canotto fino alla spiaggia ciottolosa e deserta...
Stamattina l'altro amico, Filippo, che è ancorato in un'altra baia a poche miglia da qui, mi manda un sms: " ho visto il meteo, occhio al Maestrale in arrivo".
Mi guardo intorno ...cielo terso, acqua immobile, sole a picco gia' dalle prime ore del mattino...il suo sms mi sembra surreale...mi faccio il caffè ed il primo bagno per svegliarmi...
Dopo una mezz 'ora arriva il Maestro ,( sempre a remi)...ha annusato ,...il vento...
Gli dico dell'sms di Filippo ..mi chiede di guardare il meteo...il navtex da' addirittura forza 8 in arrivo, internet colora le onde 1,5 mt e il vento a 30/35 kn... Intorno silenzio e frinire delle cicale....
All'improvviso il generatore eolico comincia a girare sempre piu' forte....-é meglio cercare un posto piu' riparato- dice Gianfranco, risalendo sul suo gommone,- torniamo verso Corfu' , sotto la Rocca siamo comunque ben ridossati-...
In pochi minuti siamo pronti a partire...ma gia' il mare è increspato dal vento, si vedono le prime onde che frangono...sulla cima della montagna compaiono le nubi bianche stratificate ad "osso di seppia" che portano forti folate...Il cappellino mi vola in acqua..la barca da immobile ora comincia a ballare...salpare la catena è una faticaccia...-.Metti solo il fiocco, - aveva detto il Maestro , -è piu' facile da ridurre se aumenta il vento -, e quello che pochi minuti prima sembrava un consiglio surreale...ora diventa attualissimo....Con poco piu' di meta' fiocco, senza randa, la barca fila a 5 nodi tra le onde che vanno ingrossandosi...seguono tre ore di navigazione dura , fortunatamente, con il vento al traverso.
Devo ridurre ancora la vela per non avere la barca troppo sbandata..
.Dopo tutti questi giorni di calma piatta , mi sembra di non sapere piu' come si porta la barca...
Doppio il capo del promontorio con l'antico castello costruito dai veneziani e sono al riparo...
Gia' una trentina di barche si sono rifugiate in questo golfo protetto dal maestrale...e per trovare acqua intorno devo fare un po' di slalom...
Do' 50 mt di catena e calo la seconda ancora...ho appena terminato che la furia del vento, seppure rallentata dalla conformazione della baia , si abbatte sulla barca che gira su sè stessa, ma senza potersi liberare dal solido ancoraggio...
Di Admin (del 19/08/2012 @ 18:19:21, in articoli, linkato 15775 volte)
Spiaggetta di Petriti, sud estremo dell'isola di Corfu'....
Sabbia , acque basse, pochi scogli affioranti...taverne sul mare con gli ombrelloni dove di puo' bere un uzo ghiacciato o mangiare gli spiedini di pollo o di maiale e spalmare sulle fette di pane la salsetta " tzaziki" ...arriviamo con una leggera brezza , siamo ridossati dal maestrale...calo l'ancora , pochi metri di catena , forse è inutile fare la solita faticaccia a recuperarla se si impiglia, ma dove poi, il fondo è di sabbia.. pochi metri di profondita' , meno di tre , tutto tranquillo ;mi assale un pensiero , e se il vento gira, che potrebbe succedere? alzo lo sguardo verso riva , a poche decine di metri e ....un grande scafo giace coricato su di un fianco, la prua gia' sulla spiaggia a riva, la poppa in acqua, obliquo, con il grande albero che è ancora proteso verso il cielo...Calo il tender in acqua ed in due minuti arrivo alla barca spiaggiata.
E' lunga almeno 13 mt, ha lo scafo in ferro tutto ammaccato, una crocetta pende dalle sartie quasi completamente strappata...Gli oblo' sono aperti, il tambuccio divelto...mi arrampico faticosamente sulla coperta,: completamente cannibbalizzata...manca tutto,anche il motore è stato asportato, fuori solo l'asse e l'elica incrostati di conchiglie...il boma pende da una parte e la melanconica e sbiadita scritta a poppa : Wien testimonia di una barca che veniva da lontano...
Arenata, spiaggiata, senza neanche acqua dentro, che so' una falla importante, non c'è traccia , ma la pinna è affondata obliquamente nella sabbia, sprofondata , inghiottita ...la poca onda non smuove piu' nulla tanto è infissa nella sabbia...Il mare è così , un ancoraggio mal fatto, o forse una burrasca sottocosta ...ed è finita! melanconica testimonianza di uno sfortunato navigatore...
Di Admin (del 19/08/2012 @ 18:18:29, in articoli, linkato 16726 volte)
Bloccati su questa isoletta ammaliatrice...Vento 30/35 nodi che non molla nemmeno di notte...batterie carche...vendiamo energia ..alle altre barche..Faccio l'ormeggiatore...delle barche, quasi tutte 15 metri che arrivano ...a parte lo skipper gli altri passeggeri sembrano sbarcati...direttamente da casa...parabordi non messi sulla fiancata con cui accostano alla banchina, cime troppo corte o troppo sottili...manovre da brivido...per gli altri...che si concludono ...con un cupo clang per le barche di ferro...o con una profonda incisione lungo tutta la fiancata, per quelle di vetroresina...con Gianfranco facciamo le scommesse sui danni che riporterà il prossimo incauto incapace che cerca di prendere terra...io ormai urlo a tutti che vicino a me non c'è fondale...per evitare di farmi sventrare la barca...sono apparsi i primi italiani e qualche spagnolo...inutile dire che sono i piu' incapaci...equipaggi numerosi, chiassosi, non si sono distribuiti i compiti, per cui corrono in due o tre a fare la stessa cosa....e nessuno fa l'unica giusta...I tedeschi e gli inglesi...generalmente gia' ubriachi prima di approdare, sono comunque piu' cauti, in genere rinunciano all'assalto al molo e calano l'ancora...Ormai non c'è piu' posto per nessuno e i prossimi dovremo...cacciarli via..In mezzo a questo porticciolo, muta e triste testimonianza di un passato ugualmente difficile, c'è un bialbero di 15 metri affondato ,i cui alberi sporgono , ormai traversati , dall'acqua e dalla melma che sta inghiottendo lo scafo, di 5/6 metri, rendendo ancora piu' difficoltoso e pericoloso manovrare in uno specchi d'acqua così piccolo....Signore del porto è un imprenditore brianzolo , con un Amel nuovo di zecca, quindici metri e mezzo,( valore almeno un milione duecentomila euro), che ha comprato il vecchio "Yacht club" e lo sta ristrutturando per farne una villa...Si è comprato quasi tutti i giovani dell'isola, lavorano tutti per lui...chi fa il muratore...chi traghetta dalla terra ferma i materiali per ristrutturare la sua villa, chi fa da mangiare per tutti e lui si aggira, iroso ed accigliato che..i lavori vanno a rilento..naturalmente Gianfranco ed io lo pigliamo per il culo ma ..niente lui pare non capire...ha cercato ..prima di "metterci sotto" anche a noi, ora visto che non gli è riuscito cerca di ...allearsi e ci chiede pareri....Si è portato dietro la moglie, un po' oca ma gentile...la nipotina ed una ragazza di colore molto bellina...che per lui è davvero sprecata....E' arrivato un altro Italiano, un siciliano, anche lui navigatore solitario.. vecchio frequentatore dell'isola, .anche lui, poverino ha cercato di portarci dalla sua...ma Gianfranco è un individualista della madonna ed io lo sfasciacazzi che tutti sapete...in poche parole, anche lui, dopo un paio di tentativi andati a vuoto, ora viene a cercarci due volte al giorno per avere il nostro pare sugli accadimenti del giorno...Dell'amico Filippo, che è quello che ci avrebbe dovuto aspettare qui al nostro arrivo..non c'è traccia....lui la barca l'ha lasciata tutto l'inverno qui....doveva addirittura precederci...ma è ...scomparso...non risponde a nessun tentativo di contatto....Domani arrivano dall'Umbria i nostri charteristi...Dopo 41 mail di spiegazioni, non siamo sicuri che non si perdano , percio' andiamo a prenderli con il bus a Patrasso...La nostra segretaria greca, Theasis, gia' li odia senza averli ancora conosciuti di persona, per le volte che ha dovuto scrivere mail per precisare come si arriva a Trizonia in bus, dove parte, quanto costa il biglietto, dove si scende..ecc...Noi , d'altro canto cominciamo ad avere un po' paura ad imbarcarli,per ..l'incolumita' delle nostre barche... e , pertanto , insieme al pescatore Spiro, nostro amico, stiamo mettendo a punto la nuova teoria del professor Anghellopoulos, dell'Universita' di Atene, i cui recenti studi dimostrerebbero, inconfutabilmente, che Trizonia è...Itaca...Tutto depone a favore di questa teoria...abbiamo trovato la fontanella dove il cane Argo ha riconosciuto Ulisse, il casotto dei maiali del vecchio Porcaro, e meraviglia, le rovine dello Yacht club, che il nostro amico Giordy ( l'imprenditore brianzolo che ne sta facendo la sua villa), sarebbero quelle della Reggia, dove Penelope tesseva ed aspettava il nostro eroe....D'altronde i Proci venivano dalla terraferma, distante solo 800 metri...Addirittura negli scavi della fantomatica Villa stanno emergendo "fusaiole" ascrivibili, non già a molle di reti di vecchi materassi, ma a pezzi di telaio di Penelope...Perche' tutto questo , vi chiederete? ma per tenere qui nell'isola i nostri ospiti, ,noi risparmiandoci 65 miglia di bolina dura per risalire fino ad Itaca, loro per garantirsi una vacanza priva di pericoli...Il motorino ha il pieno di miscela per quello che voleva venire in BMV, certo non sara' uguale...ma il divertimento sui sentieri sterrati dell'isola è assicurato, .alla coppia abbiamo dedicato un gommone, meglio quello di Gianfranco, (il mio è piu' nuovo!), con la proibizione tassativa di avvicinarsi all'imboccatura del porto per non essere spinti in mare aperto...al surfista...Gianfranco sta costruendo, con tavole e materiali di risulta, un bel giocattolo con cui divertirsi....Insomma siamo prigionieri dei venti e degli ..eventi...
Abbiamo saputo che in autunno, il vento , non cala, ma finalmente cambia direzione....sara' allora il momento per mettere la prua a nord...Ma insomma , se proprio non volete venire a trovarci in questo pezzo di paradiso, almeno ...fate una colletta ( percio' questa mail la invio a tutti, perche' possiate mettervi d'accordo) e mandateci un paio di Sirenette , per tenerci compagnia....altrimenti...rischiamo davvero di impazzire!!!!
Di Admin (del 19/08/2012 @ 16:48:50, in articoli, linkato 74344 volte)
Da Itaca a Patrasso avevamo previsto una sosta in una baia su di una isoletta prima di Meganissii...tempo incerto.
Nuvole a osso di seppia...mi comunica il Maestro per radio...portano vento...
Avvistiamo l'isolotto, bisogna circumnavigarlo per trovare l'imbocco di quello che sembra un fiordo stretto e lungo...vento costante...ancora leggero ma che lascia presagire che stia aumentando, mare che si increspa....il Maestro è un miglio avanti a me...sono rilassato...sto fumando quando supero un piccolo capo ed entro nell'insenatura.. Il Maestro alla radio biascica che ci sono dappertutto reti di allevamento di pesce che non sono segnalate...che è una trappola ...che è meglio tornare in mare aperto....il tempo di pensare ...sembra un imbuto, magari qui si incanala il vento ...ed una raffica imprevista e violentissima investe la barca e, a randa piena e fiocco gonfio, si piega di lato con il pelo dell'acqua alla falchetta...
Tento di mollare il trasto ma non ci riesco...malgrado il freno di boma fatto dall'amico Filippo, la barca stramba....sento un fracasso giu' in cabina...vola pure la roba bene assicurata..( ho messo le retine ovunque, come è possibile?)
La ritenuta della cima di sicurezza del boma si schianta ...davvero sono piu' sbalordito che spaventato...riesco a riemergere dal pozzetto...ed a riprendere il controllo della situazione e solo allora mi accorgo che il fiocco si è "incarammellato", cioe' arrotolato in basso , ma in alto è rimasto gonfio e sbatte paurosamente...tento in tutti i modi di liberare le scotte per chiuderlo definitivamente...ma non è possibile perche ' il tamburo dell'avvolgifiocco si è arrotolato all'incontrario...ho il vento in prua e riesco a prendere due mani di terzaroli. Con la randa ridotta la barca torna in equilibrio...esco dal fiordo ma in pochi minuti è montato il mare ed il fiocco continua a sbattere...
Devo andare a prua a risolvere la situazione...indosso il giubotto con la cintura , apro i moschettoni e mi assicuro alla life line ( quando l'ho montata a Porto San giorgio, chi non sapeva nemmeno cosa fosse e chi mi prendeva in giro dicendo " certo in Atlantico , in solitario, puo' anche servire ma qui, rischi solo di inciampare..." mi accuccio e cammino basso verso prua...certo se qualcuno mi aiutasse....il lavoro è piu' complicato del previsto...le scotte sbattono...vedo da lontano il Maestro che segue la mia manovra...ma non puo' certo aiutarmi...respiro profondo ...è come quando in montagna stai scendendo in corda doppia e quando recuperi la corda per la calata successiva un capo della corda si impiglia su qualche spuntone...tu tiri...e la corda non viene...nessuno puo' aiutarti e non c'è verso, devi trovare da solo una soluzione...dopo molti tentativi riesco a legare il tutto alla meno peggio...non potro' piu' usare il fiocco ma almeno non si gonfia in modo anomalo e tale da farmi sbandare...stando a culo basso rientro in pozzetto ...sono sfinito ma adesso la barca corre veloce ma equilibrata...Dopo poco il Maestro mi dice che fare tappa all'imbrunire a Missolungi ...non se ne parla ...mi dice ...guarda anche tu la carta...In effetti è una grande laguna...il Portolano recita: cercate di non insabbiarvi nei bassi fiondali mai ben segnalati, perche' rischiate di perdere la barca e attenti, se scendete in acqua per cercare di liberarvi, alle sabbie mobili...
Inutile dire che decidiamo di proseguire verso Patrasso...
L'ncubo finale, è ormai notte fonda , è il grande ponte , lungo piu' di un chilometro che unisce le due sponde della citta'...Un'opera faraonica con quattro piloni giganteschi che lo sorreggono, anche alto da far passare i traghetti , ma di notte con tutte le luci della citta' non si capisce nulla...Il Maestro è rimasto quattro miglia dietro a me, lo vedo nel radar, ma davanti a me il radar segnala ostacolo...Mi viene di nuovo l'ansia ...ma allora la baia è chiusa dalle montagne, dov'è il ponte?? intanto mi avvicino all'ostacolo che mi sbarra il cammino...ma certo, il radar rileva il ponte come un ostacolo...Con il binocolo cerco di capire dove devo passare per non schiantarmi contro un pilone , le luci negli occhi impediscono la visuale....quando sono a cinquanta metri vedo finalmente che c'è spazio per una nave....tuttavia nel momento che l'albero passa sotto l'arcata, che in realta' è altissima, mi vedo l'albero che tocca, e viene giu' tutto...ma è una allucinazione...sono le tre di notte e sono passato!!!...La navigazione prosegue...mi faccio un altro caffè e mi cucino i tortellini...meritati!...un'ultima occhiata in giro, albeggia, non ci sono pescherecci in giro... metto l'allarme al radar, carico la sveglia a 15 minuti e ...mi addormento di schianto.....
Sono le nove di mattina e nella foschia ci sono i contorni di un'isola che si va delineando....La radio gracchia ..è il Maestro : " hai visto che l'isola che non è cartografata dal gps, esiste veramente? siamo arrivati a Trizonia"...!!!!
Sono passati 36 giorni dalla partenza, siamo stati costretti a 16 giorni di soste forzose a causa del maltempo, ci siamo fermati in porto solo ad Otranto. e per il resto abbiamo navigato....una esperienza straordinaria .... Se è vero che il viaggio è la meta, in questo caso ho raggiunto veramente una meta che è anche la conclusione di un progetto iniziato nell'autunno scorso e che , a sua volta è l'inizio di un nuovo viaggio....
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